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Potresov, Aleksandr Nikolaevič.

Rivoluzionario russo. Prese parte sin dalla prima giovinezza all'attività rivoluzionaria e fu vicino a Lenin con cui lavorò nell'Unione di lotta pietroburghese. Nel 1898 fu condannato al confino nella Russia settentrionale, ma non abbandonò l'attività cospirativa. A partire dal 1911, quando Lenin fece ritorno dall'esilio in Siberia e intraprese l'opera di riorganizzazione del Partito socialdemocratico, fu tra i suoi più stretti collaboratori e lo raggiunse all'estero per dar vita al nuovo giornale fondato da Lenin, "Iskrà" (La scintilla), il cui primo numero uscì nel dicembre 1900. Negli anni seguenti andò tuttavia allontanandosi dalle posizioni leniniste e, al congresso socialdemocratico del 1903, si pronunciò contro gran parte delle tesi presentate da Lenin, schierandosi, insieme con Martov, coi menscevichi. Al congresso di unificazione tra le due correnti socialiste, bolscevica e menscevica, svoltosi a Stoccolma nel 1906, entrò a far parte del comitato centrale del partito, insieme ad altri sei menscevichi, e svolse la sua attività in Russia. Dopo la Rivoluzione bolscevica del 1917 abbandonò ogni attività politica (1869-1934).